La prima cosa gratis che si deve fare arrivando a Napoli è approfittare del suo panorama. Si può scegliere di osservare la città dalla collina del Vomero, dal piazzale di San Martino, o si può scegliere la terrazza prospiciente la chiesa di San Antonio a Posillipo o una delle curve della panoramica e poco frequentata via Orazio.
Rimanendo in tema naturalistico è imperdibile una passeggiata al Bosco di Capodimonte che circonda il museo omonimo. L’accesso la parco è gratuito ed è possibile approfittare dei suoi viali per una corsa o una passeggiata in bicicletta fin dalle 7.30 del mattino.Il museo, con il suo vivace parco, fu iniziato da Carlo di Borbone per ospitare la prestigiosa collezione di opere d’arte avuta in eredità dalla madre Elisabetta Farnese, di cui una parte è tutt’oggi ivi esposta.

La visita del museo è gratuita, come in molti musei napoletani, la prima domenica di ogni mese.

Ancora per gli appassionati di giardini, è d’obbligo una visita al Real Orto Botanico, anch’esso di fondazione borbonica ed oggi sede dell’Università. È accessibile gratuitamente previa prenotazione telefonica. Le varie specie botaniche, sono illustrate da piccoli pannelli didattici che ne illustrano il nome botanico ed il nome d’uso comune. Di particolare interesse è anche la sezione dedicata alle piante officinali dove sono riportate anche le proprietà terapeutiche di ogni specie coltivata.

Imperdibile, per capire a fondo l’anima di uno dei poeti più amati di Napoli, è una passeggiata a Marechiaro. Se si riesce a staccare lo sguardo per attimo dal mare che si stende limpidissimo davanti agli occhi, è possibile vedere la finestra cui si ispirò il poeta e scrittore napoletano Salvatore di Giacomo per la celebre Marechiare. Si dice che proprio guardando questa finestra sul cui davanzale c’era un garofano scrisse di getto una delle sue canzoni più famose. Oggi questo episodio è ricordato da una lapide che riporta alcuni versi della canzone e da un garofano fresco sullo stesso davanzale.

Se è ancora il mare al centro delle vostre passioni gratuitamente è consentito l’accesso alla spiaggetta della Gaiola, cui arriva dopo una breve passeggiata per un piccolo borgo che ricorda un paese di pescatori. Oggi la spiaggia, con i due isolotti da cui prende il nome, fa parte dell’area marina protetta istituita nel 2002 per la tutela delle acque antistanti le collina di Posillipo. Qui è possibile, presso il centro visite, conoscere tutte le attività di tutela dell’ambiente marino attive nel golfo di Napoli.

Passando all’aspetto artistico culturale della città, è possibile accedere gratuitamente ad alcuni dei saloni da ballo di Palazzo Reale dove oggi è ospitata la Biblioteca Nazionale.
In particolare il grande salone di lettura era un tempo il salone da ballo del re. Inoltre, la sala mostre della biblioteca stessa, ospita delle piccole esposizioni, mensilmente diverse, che permettono di ammirare alcuni dei tesori librari che conserva. Inoltre, la sezione Lucchesi Palli posta al secondo piano dello stesso edificio, conserva molte lettere autografe di Giuseppe Verdi, opere manoscritte e a stampa di Salvatore di Giacomo ed una raccolta di oltre 650 copioni teatrali in uso presso la compagnie teatrali attive tra il 1850 ed il 1920.

Meta per una visita insolita può essere la tomba di Virgilio sita, appunto, nel parco noto con il nome di Parco della tomba di Virgilio, posto alle spalle della Chiesa di Piedigrotta. Il celebre poeta latino scelse proprio la città partenopea per gli ultimi anni della sua vita, trascorsi insegnando presso una delle ville romane più belle di cui si conservano i resti sulla collina di Posillipo.
All’interno dello stesso parco c’è anche la tomba di Giacomo Leopardi, sebbene le intricate, e per certi versi misteriose, vicende legate alla sua morte hanno spesso sollevato dubbi sul fatto che all’interno vi siano effettivamente le ossa del poeta di Recanati che proprio a Napoli scrisse uno dei suo canti più belli, la Ginestra, osservandone i fiori che crescevano alla falde del Vesuvio.

Per gli appassionati di castelli e leggende, sarà necessaria una visita a Castel dell’Ovo che così proteso sul mare dona alla città il suo inconfondibile profilo. Una leggenda racconta che dentro vi sia custodito un uovo che se dovesse rompersi determinerebbe non solo la distruzione del castello, ma una serie di vicende luttuose per tutta la città.
La visita alle strutture del castello è gratuita; da segnalare è il panorama che si può godere dalla Piazza d’armi che offre una punto di vista insolito sulla città.

Se il vostro obiettivo è cogliere nel più profondo l’essenza della napoletanità è d’obbligo una passeggiata per San Gregorio Armeno. Gli artigiani napoletani sono al lavoro tutto l’anno per preparare i pastori che saranno venduti a Natale. Nelle loro botteghe trovano posto non solo personaggi della tradizione, ma anche i personaggi dell’attualità ed i calciatori del Napoli più amati.

Da ultimo è necessario segnalare la possibilità di visitare quasi gratis una delle più importanti esposizioni d’arte contemporanea della città. Si parla delle opere d’arte che arricchiscono le stazioni della metropolitana Linea 1 da Piazza Vanvitelli a Piazza Garibaldi. Alcune di esse sono visibili prima dell’acceso ai treni per le altre sarà necessario pagare il solo biglietto di accesso alla linea metropolitana. È possibile ammirare, tra gli altri, opere di William Kentridge, Oliviero Toscani Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Alessandro Mendini, Luigi Ontani, Mimmo Paladino … Le stesse stazioni sono poi delle vere e proprie opere d’arte progettate da alcuni dei nomi più illustri dell’architettura contemporanea tra cui Gae Aulenti, Massimiliano Fuksas, Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura, Oscar Tusquets Blanca, Dominique Perrault, Karim Rashid. Da segnale per gli appassionati di archeologia, prima dell’accesso ai treni nella stazione Museo, è una sezione dedicata ai rinvenimenti relativi alla città greco romana, effettuati durante gli scavi della metro stessa.